Le formazioni calcaree di Montallegro raccontano millenni di storia geologica. Questi affascinanti paesaggi rocciosi, plasmati dal vento e dall’acqua, offrono scenari spettacolari per gli amanti della fotografia e delle escursioni. I sentieri che si snodano tra queste formazioni rocciose sono perfetti per trekking di varia difficoltà, con panorami mozzafiato sul Mediterraneo che ripagano della fatica.

La Storia

Fu Pietro Montaperto a fondare il paese di Montallegro nel 1574 sul monte Suso. Oggi, il sentiero non è più carrabile, a causa di alcuni cedimenti del muro di sostegno. L’intero paese può essere distinto in due parti, di cui una, probabilmente la più antica, occupa la parte più alta del colle ed è caratterizzata da riconoscibili allineamenti stradali, alcuni edifici di presumibile maggiore importanza, tra cui la Chiesa Madre con navata centrale e due laterali con i segni di volta a crociera e l’abitazione del barone e del capitano di giustizia, con le carceri e la fossa, che venivano usate come cella di punizione.
La Seconda parte del centro abitato, costruita successivamente, sembra essere strutturata a cerchi concentrici, dotato di un sistema edilizio di accesso e, probabilmente, di controllo, da cui si passa all’interno dell’antica città, percorrendo un camminamento che gira attorno alla vetta. Anche in questa seconda parte vi è una Chiesa, dedicata alle Anime Sante del Purgatorio, ad unica navata e ubicata in una posizione invidiabile, dalla quale si può ammirare un panorama mozzafiato.
L’ubicazione di tutto il complesso edilizio era stata attuata sulla base di un preciso disegno che prevedeva lo sviluppo del paese secondo una pianta ortogonale, avente al centro una grande piazza rettangolare, il palazzo del principe e la Chiesa Madre. Il palazzo del principe, fatto edificare dal barone Pietro Montaperto non è altro che una stupenda Masseria costruita sull’altura del Monte “Susu”, centro dell’immenso feudo. La produzione massiccia di cereali e la loro commercializzazione impose la costruzione di enormi magazzini non solo ai piedi del Colle, ma soprattutto sulla sommità dove sono ancora visibili i ruderi di vecchi silos, per l’immagazzinamento del grano. Ogni magazzino aveva il suo nome, quasi sempre di un santo. I resti di questi antichi silos sono stati utilizzati nel secondo conflitto mondiale come ricoveri.
Esisteva una torre o comunque qualche altra struttura di controllo, mentre gli ambienti dovevano ospitare contemporaneamente l’abitazione del Barone e il presidio militare. Da alcuni contratti di vendita del 1619 a Montallegro esistevano: il palazzo Baronale, Il Fondaco, la Chiesa, Il Giardino (inteso come frutteto). Nel 1754 gli abitanti erano 1122 e vi erano 298 case. Lo sviluppo demografico, i problemi igienici, la scarsità di acqua potabile, e le cessate scorrerie barbariche furono tutti i motivi validi perché gli abitanti del Monte considerassero l’opportunità di trasferirsi a Valle. Il trasferimento venne graduale, con documenti alla mano possiamo attestare che sino al 1816 il vecchio centro era ancora popolato. Ecco che nella seconda metà del XVIII secolo venne edificata a Valle la chiesa delle anime del Purgatorio per servire il nuovo borgo mentre la chiesa ubicata sul monte con lo stesso titolo fu abbandonata.

Fauna e Flora

Monte Suso rappresenta un ecosistema variegato che ospita numerose specie vegetali e animali tipiche della macchia mediterranea:

  • Rigogliose distese di timo selvatico, rosmarino e mirto
  • Uliveti secolari che si arrampicano sui versanti più soleggiati
  • Esemplari di quercia da sughero che resistono al clima ventoso della sommità
  • Diverse specie di rapaci, tra cui poiane e gheppi, che nidificano tra le rocce
  • Volpi, istrici e ricci che popolano le zone più selvagge
Punti d'interesse
Tradizioni e Leggende

Durante l'esplorazione di Monte Suso, non mancate di visitare:

  • Belvedere dell'Aquila: piattaforma naturale sulla sommità, punto panoramico privilegiato
  • Grotta dei Pastori: piccola cavità naturale un tempo utilizzata come riparo dai pastori
  • Sorgente della Vecchia: antica fonte d'acqua che secondo la tradizione avrebbe proprietà curative
  • Muro Megalitico: resti di un'antica struttura difensiva di origine incerta

I racconti popolari narrano che Monte Suso sia stato in passato un luogo sacro, dove gli antichi abitanti celebravano riti legati al ciclo solare. Ancora oggi, durante il solstizio d'estate, molti abitanti di Montallegro mantengono viva la tradizione di salire sulla cima del monte all'alba per accogliere il nuovo giorno, in un momento di condivisione comunitaria che si conclude con una colazione a base di prodotti tipici locali.

Consigli per la visita
Come raggiungere Monte Suso
  • Periodo migliore: primavera e autunno, quando le temperature sono più miti
  • Equipaggiamento consigliato: scarpe da trekking, acqua, cappello e protezione solare
  • Orari: le escursioni sono consigliate nelle ore mattutine per godere della migliore illuminazione per le fotografie
  • Prenotazione: per le visite guidate è consigliabile prenotare con almeno 48 ore di anticipo presso l'ufficio turistico di Montallegro

Da Montallegro centro, seguire le indicazioni per la strada provinciale SP17 in direzione Cattolica Eraclea. Dopo circa 3 km, svoltare a destra seguendo le indicazioni per "Monte Suso - Area Naturalistica". Un parcheggio sterrato consente di lasciare l'auto e proseguire a piedi verso l'inizio dei sentieri segnalati.

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